Quando parliamo di cure parentali intendiamo quelle cure che alcuni esseri viventi riservano all'allevamento dei propri figli. Per noi esseri umani è una cosa normale, come lo è per molte specie animali, ma nelle piante? Ebbene si, anche le piante sono in grado di fare qualcosa si simile.
Uno dei grandi motori della vita è la spinta a proiettare nel futuro i propri geni attraverso la riproduzione. Le cure parentali servono semplicemente ad assicurarsi che questo accada e quindi alla sopravvivenza della specie e nelle piante queste possono avere durata anche quanto quelle umane!
Nel libro Botanica di Stefano Mancuso l'autore ci spiega come un seme in un paesaggio di sottobosco possa avere difficoltà di crescita. La poca luce di certo non aiuta una quercia a crescere, ma il bosco ne è pieno, come è possibile? Questo è possibile grazie appunto ad una sorta di cure parentali. Le piante vicino al nascituro appartenenti allo stesso clan, si accollano il mantenimento del giovane germoglio attraverso una rete radicale molto ramificata, fornendogli il nutrimento necessario per sopravvivere.
Questo "aiuto" tra vicini appartenenti alla stessa specie ha portato gli scienziati a giungere alla conclusione che le foreste siano una sorta di "superorganismo",ossia un gruppo di organismi o di comunità che sembrano avere proprietà, come omeostasi e riproduzione, simili a quelle di un singolo organismo.
Fonti:
"Botanica" - Stefano Mancuso, Aboca edizioni, 2017.
Uno dei grandi motori della vita è la spinta a proiettare nel futuro i propri geni attraverso la riproduzione. Le cure parentali servono semplicemente ad assicurarsi che questo accada e quindi alla sopravvivenza della specie e nelle piante queste possono avere durata anche quanto quelle umane!
Nel libro Botanica di Stefano Mancuso l'autore ci spiega come un seme in un paesaggio di sottobosco possa avere difficoltà di crescita. La poca luce di certo non aiuta una quercia a crescere, ma il bosco ne è pieno, come è possibile? Questo è possibile grazie appunto ad una sorta di cure parentali. Le piante vicino al nascituro appartenenti allo stesso clan, si accollano il mantenimento del giovane germoglio attraverso una rete radicale molto ramificata, fornendogli il nutrimento necessario per sopravvivere.
Questo "aiuto" tra vicini appartenenti alla stessa specie ha portato gli scienziati a giungere alla conclusione che le foreste siano una sorta di "superorganismo",ossia un gruppo di organismi o di comunità che sembrano avere proprietà, come omeostasi e riproduzione, simili a quelle di un singolo organismo.
Fonti:
"Botanica" - Stefano Mancuso, Aboca edizioni, 2017.
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